Architettura dell'identità
Nell'epoca della globalizzazione Architettura dell'identità traccia un quadro sull'identità dell'uomo attraverso contributi di genetisti e antropologi, neuroscienziati e filosofi. L'identità dei luoghi, di cui il libro tenta di cogliere la natura, viene condotta alla sua essenza fenomenologica e legata all'identità umana, suo presupposto.
Un percorso tra i temi dello spazio, della tecnica e del simbolo guida una riflessione in cui architettura e neuroscienze, fisica e filosofia, costituiscono gli elementi attraverso i quali individuare gli aspetti portatori di significato per l'essere umano.
Ne deriva un racconto che culmina nella definizione di una teoria sull'identità dei luoghi e dell'uomo, in cui le tesi di Ridley sull'integrazione tra geni e ambiente si accompagnano alle ricerche di Minsky e Bateson sulla mente e le considerazioni di Damasio e Searle sulla coscienza definiscono la base teorica a supporto della teoria presentata.
Il darwinismo neurale di Edelman, infine, diviene spunto per una riflessione in cui la preoccupazione relativa ad un possibile deficit biologico connesso a fenomeni di impoverimento ambientale emerge attraverso speculazioni sui fenomeni di indebolimento del sistema di coscienza.
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Antonio Pennacchio nasce a Lovere nel 1981. Si laurea presso l'Università degli Studi di Pavia, dove nel 2011 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Edile/Architettura. Ha collaborato all'attività didattica presso l'Università degli Studi di Pavia e presso il Politecnico di Milano. Ha partecipato a concorsi di progettazione ottenendo premi e menzioni. Progettista, coniuga attività pratica e ricerca teorica. "L'architettura dell'identità" è il suo primo libro. |
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