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Il pragmatismo nella Storia dell'Arte
Il pragmatismo nella Storia dell'Arte ripercorre quelle domande che la moderna storia dell'arte ha usato per dare senso ai cambiamenti avvenuti tra arte e vita. Emerge così una genealogia e numerose gerazioni di pensatori che si rincorrono da una costa all'altra dell'Atlantico: vengono esaminate le opere di Meyer Schapiro, Henri Focillon, Alexander Dorner, George Kubler, Robert Herbert, T. J. Clark e Linda Nochlin; la filosofia di Michel Foucault e Gilles Deleuze; i film di Chris Marker e Jean-Luc Godard mostrano effetti decisamente pragmatici; tra gli artisti discussi troviamo Vincent Van Gogh, Isamu Noguchi, Lawrence Weiner e Gordon Matta-Clark. _______________ "La filosofia ha un suo tempo reale, come l'arte ha il proprio. A volte i due coincidono e si affrontano. Quando questo accade, all'arte e alla filosofia si chiede di armonizzarsi. Ma ci sono poi momenti eccezionali di altro tipo, come quello in cui viviamo, in cui la filosofia non si armonizza all'arte né viceversa, perché nessuna delle due si armonizza alla storia".
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postmedia books | Molly Nesbit insegna Storia dell'Arte al Vassar College e contribuisce regolarmente alla rivista "Artforum". Tra i suoi libri: Atget’s Seven Albums (Yale University Press, 1992), Their Common Sense (Black Dog, 2000). The Pragmatism in the History of Art (Periscope, 2013) è una raccolta dei suoi saggi ed è il terzo volume della serie Postmedia.UNI. Una seconda raccolta di saggi, Midnight: The Tempest Essays, è in corso di pubblicazione presso Inventory Press. Dal 2002, insieme a Hans Ulrich Obrist e Rirkrit Tiravanija, ha curato Utopia Station, un progetto in progress che prevede un libro collettivo, mostra, seminario e sito web; la prossima apertura è al Brooklyn Museum in aprile 2017.
On Space Time Foam: a Conversation @HangarBicocca | Molly Nesbit |
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