Moda, design e sostenibilità
La moda è una leva culturale potente, capace di influenzare il modello economico consumistico basato sulla produzione in serie che ci caratterizza attualmente, anche se le nostre esperienze della moda sono ormai dominate e limitate da questo stesso modello che coinvolge la moda in questioni etiche importanti... Bisognerebbe contestualizzare questa attività in uno scenario più ampio della pratica sostenibile nel settore della moda, ripercorrendone lo sviluppo nel corso dell'ultimo ventennio.
Il paesaggio della moda è attualmente dominato dalle idee e dal linguaggio associati alla velocità. Da dieci anni a questa parte i concetti di "fast fashion" e "slow fashion" sono utilizzati all'interno di neologismi tesi a connotare una vasta gamma di pratiche che sono di volta in volta più o meno a vasta scala, dominate dalla logistica, improntate alla crescita economica, etiche o ecologiche secondo modalità notevolmente influenzate dal settore del cibo. E infatti, proprio come il fast food, la fast fashion è prodotta in serie e standardizzata. Potrebbe stupire la scoperta che il presente libro sia soltanto la prima edizione italiana dei testi di Kate Fletcher. In realtà il fatto documenta limiti e complessità note all'interno del sistema moda italiano rispetto alla questione delle relazioni tra sostenibilità e fashion system. Se da una parte, infatti, la letteratura accademica degli studi di moda si riferisce tradizionalmente ad ambiti di carattere storico-estetico o tecnico-progettuale, escludendo di fatto, la ricchezza multidisciplinare dei cosiddetti fashion studies, dall'altra evidenzia la difficoltà e la lentezza con cui la sostenibilità divenga una pratica costante, un metodo di lavoro all'interno dello stesso sistema moda. Fletcher, attraverso i suoi scritti, affronta il problema della sostenibilità come un fatto stratificato e multidisciplinare, ragione per cui la sua lettura rappresenta costantemente una sfida per studiosi e operatori del settore. La relazione con la natura per me è sia una necessità personale che qualcosa che riterrei vitale per tutti noi. L'alfabetizzazione ecologica che ho acquisito mi ha permesso di creare una bellissima amicizia con il mondo naturale. Stare nella natura non mi ha mai fatto sentire peggio. Per come la vedo io, il potere della natura deriva dalla nostra comprensione del suo valore, che è maggiore della sua utilità per noi. L'alfabetizzazione che questo ci dà — la conoscenza che offre ai designer — si colloca nel profondo e ha il potenziale di definire tutte le nostre idee e azioni in un modo straordinariamente potente.
I testi di Kate Fletcher raccolti in questo volume rappresentano uno spunto importante per realizzare quanto, intorno al fenomeno moda, la letteratura accademica, ma ancora di più quella giornalistica, nel nostro Paese da tempo stiano segnando il passo. I saggi scritti tra il 2004 e il 2018 e ora raccolti in Moda, design e sostenibilità impostano questa riflessione allineando tre ambiti – quello tecnico, quello politico, quello estetico – in modo intrecciato, senza possibilità di considerazioni unilaterali. Un mese fa circa, parlando con Kate Fletcher, considerata dai più "il guru della sostenibilità" l'argomento era una doppia personalità della Signora Moda: da una parte i Green Carpet Fashion Awards, dall'altra le sei-otto collezioni l'anno.
«L'equilibrio sta nel ritrovare la moda al di là di un ciclo di produzione e consumo», spiega Fletcher.
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postmedia books | Kate Fletcher è una designer-ricercatrice inglese (nata nel 1971), consulente e autrice sui temi della moda e della sostenibilità. Da ormai due decenni la sua originale ricerca e la sua visione progressista nell'ambito dell'imprenditoria, della formazione e delle politiche del lavoro si colloca all'avanguardia dei programmi sulla moda sostenibile. Fletcher opera come consulente e partecipa a iniziative relative a moda e sostenibilità in tutto il mondo; tra queste va citato il Gruppo interpartitico parlamentare sull'etica e la sostenibilità nella moda attivo in Inghilterra. Kate Fletcher insegna moda, design e sostenibilità presso il London College of Fashion dove ha sviluppato un programma al Centre for Sustainable Fashion dedicato al tema del "mestiere dell'uso", idee e pratiche che promuovono un uso soddisfacente e creativo degli abiti presentandoli come cornice alternativa, dinamica, esperienziale con cui articolare e promuovere la sostenibilità nel settore della moda. Ha firmato una cinquantina di pubblicazioni specializzate ed è autrice di Sustainable Fashion and Textiles: Design Journeys (Routledge 2008) e coautrice con Lynda Grose di Fashion and Sustainability: Design for Change (Laurence King Publishing 2012). | Compra questo libro insieme a John Thackara
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