Manifesto del design del non-finito
Il XXI sarà, nel campo del progetto, il secolo destinato a misurarsi con il tema della provvisorietà e precarietà, anche sotto l'aspetto delle pratiche estetiche. A partire da questa tesi il testo individua il design del non-finito come la prospettiva per attribuire agli avanzi, luoghi che hanno smesso di svolgere la funzione per cui sono stati realizzati, un carattere rappresentativo delle condizioni di provvisorietà, precarietà, transculturalità, proprie del secolo da poco iniziato. Attraverso un approccio transdisciplinare, viene proposto di accogliere nel progetto come un "dono" gli elementi di degrado, le "ferite", le rughe, le grinze, le pieghe presenti nell'opera esistente, per tradurli in una sintassi finalizzata a dare forma e senso all'ambiente interno ed esterno con l'inserimento di "componenti aggiuntivi". Una forma inedita e radicalmente altra di progetto, con il compito di proporre un nuovo codice estetico, uno stile di pensiero indirizzato alla creazione di rifugi per i nomadi del terzo millennio, che rinuncia all'immagine levigata per dare forma all'incompiuto, all'inaudito, all'impensato. Il design del non-finito adotta un pensiero progettuale fondato sull'uso giudizioso delle risorse, il ricorso a interventi reversibili, la valorizzazione degli elementi di degrado presenti nei luoghi sui quali si deve operare e non può prescindere dall'elaborazione di nuovi codici estetici, cioè di una "estetica dell'avanzo". Sugli avanzi è fondata la poetica del design del non-finito, inteso come attività progettuale fondata "sull'uso giudizioso delle risorse, il ricorso a interventi reversibili, la valorizzazione degli elementi di degrado presenti nei luoghi sui quali si deve operare e non può prescindere dall'elaborazione di nuovi codici estetici, cioè di una estetica dell'avanzo".
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postmedia books | Luciano Crespi (Varese, 1947), architetto, è stato tra i fondatori e presidente del corso di laurea in Design degli interni, al Politecnico di Milano, dove insegna a progettare interni e interni urbani. E' condirettore del Master in Exhibition Design e del Master internazionale in Urban Interior Design. Design Innovation for Contemporay Interiors and Civic Art, IGI-Global (USA), una ricognizione sullo stato dell'arte dell'interior design e su tutto ciò che si posiziona lungo i bordi del suo territorio disciplinare. E' stato tra i curatori del convegno internazionale "Marco Zanuso: architettura e design" (Milano 2018). E' autore del saggio Leftovers, in Interior Futures, Crucible Press (USA, 2018). Nel 2018 Postmedia Books ha pubblicato la seconda edizione aggiornata di Da spazio nasce spazio. L'interior design nella trasformazione contemporanea | Compra questo libro insieme a Sensefulness
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