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Arturo Carlo Quintavalle





William Xerra
Visibile traccia

William Xerra

postmedia books 2019
80 pp. illustrato
formato 200x280mm 
isbn 9788874902385

s 26,00

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Un muro sordo, lungo centottanta metri, alto oltre cinque, di cemento armato, chiude verso il torrente Nure, nel piacentino, il paese di Farini e qui, fra piramidi dipinte che fanno pensare a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, leggi alcuni versi di Wystan Hug Auden: «Tutto il resto è silenzio dall'altra parte del muro». È questa la sola immagine che si vede dal lato del paese. Ma perché questo muro alto, spesso, con profonde fondazioni? Il 14 settembre 2015 il torrente Nure esonda e invade Farini, il paese costruito sulle rive: l'acqua tocca il secondo piano del municipio, si porta via tutto, scompaiono per sempre tre perosne. Quasi subito inizia la costruioni del muro per salvare il paese da altre piene, ma quella lunga strisicia grigia resta un segno terribile.William Xerra, artista concettuale, poeta visivo, che a Pavia nel 1980, con Valeria Magli, inventa un lungo muro di carta che disegna e dipinge e, a Milano Poesia, nel 1990, usa una parete di tela sulla quale artisti, pittori, poeti, critici, lasciano immagini, parole. William Xerra ha un'idea e la propone al sindaco Antonio Mazzocchi: chiamare nove poeti italiani e stranieri (Giulia Niccolai, Milli Graffi, Marco Giovenale, Nanni Cagnone, Raphael Monticelli, Alain Freixe, Martha Ronk, Paul Vangelisti e Dennis Phillips) e ripensare quel muro, farne un segno della memoria. Xerra chiede la raccolta dei materiali strappati dal fiume, vuole che su quel muro i frammenti acquistino nuova vita. E il muro viene scandito secondo intervalli astratti di colore che ritmano una antologia duchampiana di oggetti trovati: testiera di letto, scala, ringhiera, ruota di carro, e poi ferri piegati, segnali stradali, insomma quello che il fiume ha sconvolto e poi abbandonato. [ Arturo Carlo Quintavalle ]

In seguito all'inondazione del 2015 a Farini, nel comune piacentino, la Regione Emilia Romagna ha deciso di erigere un muro di protezione che divide Farini dal letto del torrente Nure. A seguito di tale avvenimento da circa un mese il muro, concepito come forma di protezione, incontra l'arte per dare speranza a una terra ferita dall'alluvione ma che vuole far evincere ciò che di bello ancora rimane. WILLIAM XERRA – Xerra è un artista piacentino e al tempo stesso anche una sorta di "poeta visivo" che parte appunto dai disegni e dalla poesia per dar vita alla sua concezione di opere d'arte. Chi conosce Xerra sa che si tratta di un artista prontato alla leggerezza. Già nel 1978, insieme alla moglie, costruisce a Pavia un lungo muro di carta che disegna e dipinge mentre in occasione di "Milano Poesia" nel 1990, usa un'intera parete di tela sulla quale artisti, pittori, poeti e critici hanno riportato immagini e parole.
[ Libreriamo ]


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

postmedia books

William Xerra è nato a Firenze il 18 gennaio 1937 (vive a Ziano Piacentino). Nei primi anni sessanta la pittura di Xerra è infusa delle poetiche del segno e della materia proprie dell'informale. Successivamente l'artista incontra la Pop art con opere intrise di ironia dissacrante nelle quali appare la parola scritta che avrà sempre un importante ruolo in tutta la sua produzione. Tutta la sua opera è rivolta tra il segno poetico e pittorico, anche quando negli anni Settanta, tra happening, performance e video, concepisce una serie di opere strettamente "concettuali". Lo stile dell'artista evidenzia i limiti provvisori entro i quali è realizzata l'opera. Dei primi anni Settanta sono: la "verifica del miracolo" con Pierre Restany, le "buste riflettenti", i "libri-oggetto", l'intervento su "lapidi dismesse", ed i "poemi flipper" con il poeta Corrado Costa. Quando agli inizi degli anni Ottanta Xerra ripensa alla pittura tutte queste esperienze tornano nel quadro, inteso come luogo di raccolta incessante di azioni, citazioni, appunti. Filiberto Menna lo conferma, nel 1987, uno dei Maestri italiani della pittura-scrittura-pittura. Il VIVE del 1972 accompagnerà l'opera dell'artista in tutto il suo percorso. Nel 2002 presenta alla Fondazione Mudima a Milano, il manifesto IO MENTO, letto da Pierre Restany.Visibile traccia è l’opera site specific inaugurata nell’estate 2017 realizzata da Xerra per il Comune di Farini (Pc) e della quale questo catalogo è fedele testimonianza.

 

 

 

 

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