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Isa Genzken

L'architettura del fallimento

 



Gordon Matta-Clark e le
politiche dello spazio condiviso
di Frances Richard



postmedia books 2020
74 pp. 9 ill.
formato 210x140mm 
isbn 9788874902552

s 12,00

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Figura centrale della scena artistica newyorkese negli anni Settanta, Gordon Matta-Clark coinvolgeva direttamente le comunità all'interno degli spazi urbani nei quali interveniva, tanto che in un'epoca di rinnovato interesse per le politiche di sviluppo urbano sostenibile la sua opera diventa un modello di collaborazione con le comunità esistenti. Matta-Clark ha sviluppato un metodo singolare con azioni e opere sperimentali che comprendono interventi architettonici su larga scala grazie ai quali tagliava materialmente edifici destinati alla demolizione. il suo lavoro supera i confini della performance, dell'arte concettuale, dell'arte processuale e della Land art, rendendolo uno degli artisti più innovativi e autorevoli della sua generazione. Come ha scritto Roberta Smith, Matta-Clark "ha usato le sue abilità per rimodellare e trasformare l'architettura in un'arte di interpretazione strutturale e rivelazione spaziale". Gordon Matta-Clark considerava l'architettura come un campo di azione e coinvolgimento, ed era profondamente consapevole del contesto socioeconomico che circondava il suo lavoro. Era preoccupato che il deterioramento del South Bronx potesse potenzialmente portare alla trasformazione in zona industriale e negli ultimi anni della sua vita si concentrò sulla creazione di condizioni affinché i giovani del centro città potessero assumere la proprietà dei propri quartieri. La pratica visionaria di Matta-Clark (compresi i suoi scritti, interventi e attivismo sociale) significava un profondo ripensamento dell'architettura ed è diventata un'importante fonte di ispirazione per artisti, architetti e attivisti in tutto il mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

postmedia books

Gordon Roberto Echaurren Matta-Clark nasce a New York il 22 giugno del 1943 da Roberto Matta e Anne Clark. Dopo aver studiato architettura alla Cornell University e letteratura francese per un anno alla Sorbona, nel 1971 cambia il suo nome in Matta-Clark, adottando il cognome di sua madre e abbandonando quello del padre pittore. E' probabile che grazie a un articolo del 1970 "Verso un'architettura", dell'architetto e teorico britannico Robin Evans, venga spinto a promuovere un atteggiamento non convenzionale rispetto agli studi di architettura, promuovendo il gruppo di "anarchitetti" e i suoi "building buts" con i quali diventa famoso negli anni Settanta. Con le sue azioni, grazie a media diversi, affronta tematiche a sfondo politico e sociale facendone un pionere degli odierni attivisti. Si pensi al progetto Fake Estates che vede l'artista impegnato ad acquistare all'asta 15 frammenti di terra insolitamente piccoli nel Queens e Staten Island, New York, per poche decine di dollari e che lui documenta con fotografie, mappe, documenti e atti burocratici,l'idea di "anarchitettura" - una fusione delle parole anarchia e architettura - per suggerire un interesse per i vuoti, i vuoti e gli spazi lasciati. Matta-Clark muore di cancro al pancreas il 27 agosto 1978, a 35 anni, a New York. L'archivio Gordon Matta-Clark è ospitato presso il Canadian Centre for Architecture, Montreal, per volontà di Jane Crawford e dell'Estate Gordon Matta-Clark.

Frances Richard (San Francisco) è autrice di Gordon Matta-Clark: Physical Poetics (University of California Press, 2019), del quale Politiche dello spazio condiviso rappresenta una sintesi, e co-autore, con Jeffrey Kastner e Sina Najafi, di Odd Lots: Revisiting Gordon Matta-Clark's "Fake Estates" (Cabinet Books, 2005). Prima di diventare direttore associato della rivista accademica Places (San Francisco) Frances Richard ha collaborato con le redazioni di Fence e Cabinet, i suoi scritti sull'arte e sulla poesia sono apparsi su Artforum, BOMB, The Nation, e sui cataloghi del Guggenheim Museum, Independent Curators International e del Whitney Museum of American Art. È stata visiting scholar presso il Canadian Centre for Architecture e Insegna Visual and Critical Studies al California College of the Arts di San Francisco.

Sartoria editoriale è un laboratorio urbano aperto al pubblico dal novembre del 2019, è un iniziativa dell'associazione culturale ArtCityLab. Dal 2015 ArtCityLab Onlus/ETS cerca di far interagire attori privati e istituzioni pubbliche interessate alla produzione di format alternativi alle tradizionali pratiche e politiche culturali. ArtCityLab riporta nello spazio pubblico tradizionale molti di quegli stimoli innovativi che ormai siamo abituati a vedere sul Web, restituendo un idea più coinvolgente della cultura e riproponendo nel contesto urbano una fruizione aperta a chiunque dei fenomeni culturali: stimoli veri di una produzione culturale che cambia radicalmente rispetto al vecchio panorama mediale e salvaguarda ciò che abitualmente definiamo "bene comune".

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