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BienNoLo 2021 a cura di Associazione ArtCityLab e Associazione BienNoLo
Se la prima edizione di BienNoLo recava il titolo "Eptacaidecafobia", ovvero paura del numero 17, invitando gli artisti a realizzare lavori proprio sulle paure e le superstizioni contemporanee, l'edizione 2021 è stata quella del ritorno alla vita e alla normalità, dello stare insieme.
Ecco, dunque, Nunc est bibendum nunc pede libero pulsanda tellus ("Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero"), versi presi in prestito dal poeta latino Orazio che hanno fatto da filo conduttore di questa seconda edizione, nata proprio durante il periodo pandemico. Allo stesso modo con cui Orazio esultava per la sconfitta definitiva e per la morte di Cleopatra, che con Antonio aveva minacciato l'Impero Romano, così BienNoLo ha lanciato l'invito a festeggiare la fine di un incubo e a gioire dello stare insieme, ritornando a fare comunità dopo il dramma della pandemia. Un invito, insomma, a riassaporare la libertà così a lungo compressa, ridefinendo nuove forme di convivenza in un futuro inevitabilmente diverso.
Da qui, la proposta rivolta a oltre cinquanta artisti contemporanei, attivi sulla scena nazionale e internazionale, di lavorare su questo tema e di coinvolgere il pubblico, anche attraverso opere di arte urbana, offrendo come sempre visioni originali e testimonianze civili.
In ragione del cambiamento della fruizione dell'arte, legato all'andamento della pandemia, BienNoLo ha scelto in questa seconda edizione di diffondersi sul territorio, dislocandosi in vari spazi compresi nel quadrante Stazione Centrale – Viale Monza, arrivando sulle rive del Naviglio Martesana nei pressi di Turro, e allargandosi anche al quartiere Isola, oltre che nel comune di Busto Arsizio.
Il tutto avvalendosi di spazi pubblici e privati quali balconi, edifici condominiali, edicole, giardini, garage in un'ottica di coinvolgimento dal basso dei residenti dei quartieri.
Non solo. BienNoLo si è fatta anche itinerante coinvolgendo Trenord, l'azienda che gestisce il trasporto ferroviari in Lombardia, con un intervento site-specific a cura di Igor Eskinja su una carrozza frequentata giornalmente da migliaia di persone.
Ancora una volta un modo per coinvolgere nella fruizione dell'arte diffusa un pubblico eterogeneo e non specialistico.
Altra novità rispetto all'edizione precedente, è stata l'installazione luminosa di Andrea Nacciarriti collocata dentro la ciminiera di Reti Spa a Busto Arsizio: un progetto artistico che ha colloquiato con un edificio emblematico per il territorio di riferimento, sincronizzando metaforicamente il battito del presente più tecnologico con quello della tradizione industriale lombarda.
Il quartiere NoLo è stato, comunque, il fulcro della manifestazione che mantiene la propria natura costitutiva di "quartierale", al fine di stimolare la fruizione diffusa, popolare, rendendo in tal modo più accessibili i linguaggi contemporanei.
Rassegna stampa _ L'evento milanese patrocinato dal Comune di Milano si preannuncia già cult e colto insieme, partendo dal titolo NUNC EST BIBENDUM, NUNC PEDE LIBERO PULSANDA TELLUS ( Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero) tratto da un ode di Orazio (Libro I,37,1), come ideale manifesto e auspicio del ritorno alla vita, alle relazioni, alla normalità di stare insieme per condividere l'arte appunto "quartierale", come evidenzia Carlo Vanoni, presidente di BiennoLo. E dopo l'estenuante e surreale periodo di distanziamento sociale, clausura e fobia dell'incontro con l'altro, nell'epoca pandemica, sarà banale ma è reale, abbiamo tutti bisogno di ritrovarci, perché siamo "animali sociali", per condividere occasioni di stare insieme. Dunque BienNoLo anche quest'anno all'insegna di un' arte non elitaria vetrinizzata ma inclusiva, fuori dai circuiti tradizionali, accogliente per fare comunità o comunella. Intrecciando vissuti, culture, etnie e contraddizioni all'insegna di una socialità "in presenza" ritrovata. Ma quest'anno BienNoLo sarà ancora più comunitaria, espansiva aggregativa e nomadica, visto che da NoLo (a Nord di Loreto), dove ha esordito con una memorabile mostra collettiva ospitata nell'ex Panettonificio Cova, per il 2021 punta su una modalità di esposizione diffusa, includendo luoghi diversi compresi nel quadrante Stazione Centrale-Viale Monza, fino alle rive del Naviglio Martesana, area Turro, per sconfinare nel vicino quartiere Isola, nel nuovo spazio LoroMilano, in via Ugo Bassi. àin relazione al luogo, in maniera differente a seconda dei loro linguaggi e sensibilità; tutti incastoneranno opere come pietre preziose da scoprire, da cercare deambulando qua e là per la città con una mappa cartacea e una app ideata per l'occasione.. (Exibart) _ Come annunciato nel giardino di NoLo tra i più segreti e spiati del quartiere dei creativi, quello dell'agenzia di comunicazione di H+, gli interventi di Carlo Vanoni, Gianni Romano, Rossana Ciocca e Matteo Bergamini, i curatori dietro la biennale milanese, hanno riportato fiducia nella convinzione che l'arte è un mondo fatto di speranza e coesione, soprattutto se declinata in questo aspetto "pubblico". Nuovi spazi, nuove date e nuovi percorsi costituiranno le basi della seconda edizione della "biennale di quartiere" più innovativa e sperimentale di Milano. Vanoni e i curatori di Artcitylab hanno immaginato un percorso che si snoda dal centro del quartiere a nord di piazzale Loreto fino al Naviglio della zona est di Milano, la Martesana. Si parte con un'anteprima il 30 settembre e poi il percorso espositivo sarà aperto e fruibile da tutti dal 1 al 10 ottobre in modalità diffusa, vista la situazione pandemica. àdi quest'anno è che la manifestazione arriverà al quartiere Isola, quello alle spalle del celebre Bosco Verticale, in un nuovo spazio espositivo chiamato LoroMilano. (TheWayMagazine)
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Artisti: Rebecca Agnes Giulio Alvigini Lucia Amitrani Sonia Andresano Andrea Aquilanti Matteo Attruia Alessio Barchitta Elena Bellantoni Bianco-Valente Bea Bonafini Alessandro Brighetti Fabrizio Bellomo Maurizio Cannavacciuolo Loris Cecchini Marco Chemello Sofya Chotyrbok Gianluca Codeghini Marilisa Cosello Rä di Martino Alessandro D'Isanto Diana Dorizzi Igor Eskinja David Michael Fayek Flavio Favelli Ettore Favini Giovanni Frangi Mafalda Galessi Bruna Ginammi Daniel Gonzalez Guildor Norma Jeane Kensuke Koike Ugo La Pietra Francesco Lauretta Claudia Losi Paolo Masi Andrea Mastrovito Concetta Modica e Valeria Manzi Gian Marco Montesano Benedetta Mori Ubaldini e Roberta Savelli Andrea Nacciarriti Marco Paleari Gabriele Picco Luca Pancrazzi Maria Papadimitriou Dina Roserì Raymundo Sesma Aldo Spoldi Giuseppe Stampone Enzo Umbaca Marcella Vanzo Serena Vestrucci Elisabetta Vignato
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Biografie curatori Matteo Bergamini è giornalista e critico d'arte. Dal 2012 lavora nella redazione di Exibart.com e dal 2017 ne è Direttore Responsabile. Collabora con D La Repubblica. Vive a NoLo. Rossana Ciocca è gallerista, mamma di Alice e socia fondatrice di Artcitylab. Esperta in eventi Format d'arte contemporanea con una specializzazione nelle pratiche relazionali e performative all'interno dello spazio pubblico. Gianni Romano, nel board di BienNoLo dalla prima edizione, è critico d'arte e ha curato numerose mostre in Europa. Oltre a numerose collaborazioni con riviste d'arte ha pubblicato: "Artscape, panoramica dell'arte in rete", "Contemporanee: percorsi, lavori e poetiche delle artiste dagli anni ottanta a oggi". Ha insegnato ed insegna in diverse università italiane e nel 1995 ha fondato la casa editrice Postmedia Books. Carlo Vanoni è autore, attore teatrale e critico d'arte. Ha portato in scena "L'Arte è una caramella" e "Michelangelo e il pupazzo di neve". I suoi ultimi libri sono "A piedi nudi nell'arte" e "Ho scritto t'amo sulla tela", entrambi pubblicati con la casa editrice Solferino. Vive a NoLo.
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