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Progettare per il sistema complesso
Questo saggio sostiene l'impellente necessità di un cambio di paradigma progettuale nella disciplina del Design, dovuto a una chiara incompatibilità dei precetti del Movimento Moderno – e come questi sono stati ingabbiati in un sistema neoliberista – con la società attuale. Il Movimento Moderno ci ha inculcato in testa l'idea che il progetto perfetto avrebbe risolto il problema e più progetti perfetti avrebbero fatto in modo che le nostre società prosperassero nella pace sociale e nel benessere. Questa visione così statica ha trovato – nel tempo e confrontandosi con la società liquida – tutti i suoi limiti ad aspettarla. Il sistema complesso che viviamo non può essere cambiato da un progetto e questo non può nemmeno risolvere un problema per sempre, le variabili in campo sono così tante e i loro comportamenti così fluttuanti da renderci impossibile una visione statica del futuro. I futuri che abbiamo avanti sono potenzialmente infiniti e altamente instabili. Come progettare per il futuro e quale paradigma progettuale attuare? Queste sono le domande che ci si pone in questo saggio. L'obiettivo di questo lavoro è far scaturire una discussione critica e costruttiva su come abbiamo approcciato alla progettazione negli ultimi decenni e su quale valore sociale la disciplina del Design dovrebbe e potrebbe avere nell'ottica della definizione di nuovi scenari futuri auspicabili. [...] la grande lezione che i protagonisti del Bauhaus ci hanno lasciato in eredità [è] l'irrinunciabile voglia di cercare, con tutti i mezzi, di dare risposte socialmente e culturalmente innovative alle esigenze della fase storica in cui ci tocca in sorte di vivere.
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postmedia books | Angelo Bucci (nato nel 1975 - vive a Pescara) è laureato in Architettura, con specializzazione in Design del Prodotto.
Fonda il deZign Studio nel 2000 e si occupa di Product Design, Design Management, Grafica, Fashion Design, Yacht Design. Collabora con diverse aziende, in Italia e all'estero, allargando il suo punto di vista sul Design Thinking. Dal 2002 insegna in diverse università per approdare, nel 2007, all'Università Europea del
Design, di cui diventa Responsabile del Dipartimento di Interior and Product Design nel 2009. Conduce, dal 2009, ricerche sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale del Design, con focus sull'Alto Artigianato, e sulla prefigurazione di scenari futuri come strumento progettuale, spingendo il Design verso
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