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L'opera che non c'è
Il mondo è composto da una moltitudine di
progetti: quelli realizzati, quelli realizzati
solo in parte e quelli mai realizzati. Tutto
ciò che vediamo intorno a noi, nel mondo
che ci circonda, tutto ciò che scopriamo nel
passato e ciò che potrebbe eventualmente far
parte del futuro – tutto questo è un mondo
illimitato di progetti.
Quali sono i motivi che portano un progetto sviluppato da un artista a fallire? É possibile parlarne nei termini di un'opera d'arte non realizzata? Ha senso studiare e conservare idee che non sono arrivate a compimento, che si sono – o sono state – interrotte in un determinato momento del loro sviluppo? Questi sono solo alcuni dei tanti interrogativi che il volume si pone di fronte a un insieme eterogeneo e perlopiù sommerso di progetti che sono stati pensati e spesso parzialmente sviluppati, ma che non hanno mai trovato un esito definitivo. Rimasti a vari stadi sulla carta, nei cassetti o negli hard disk degli artisti, nascosti in scambi epistolari o in documenti prodotti per candidature a bandi e concorsi, questi progetti racchiudono un enorme potenziale inespresso e altrettante idee di futuro. Nato dall'esperienza di MoRE. Museum of refused and unrealised art projects, un archivio e museo digitale che raccoglie, conserva ed espone online opere non realizzate di artisti dalla seconda metà del XX secolo a oggi, il volume affronta questo tema concentrandosi sui progetti artistici non realizzati dal punto di vista della storia dell'arte, delle culture progettuali, della critica, della filosofia e del diritto dell'arte. Organizzato come un lemmario, L'opera che non c'è accompagna la lettrice e il lettore alla scoperta di una costellazione di temi che indagano il non realizzato. Ogni lemma, curato da una diversa autrice o autore, si articola partendo da un punto di vista storico e teorico, servendosi di casi studio documentati per offrire un'ampia casistica di progetti pensati, immaginati, sognati, ma mai completati. Contributi di:
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postmedia books | Elisabetta Modena è ricercatrice in Storia dell'arte contemporanea all'Università IULM di Milano. I suoi interessi si collocano ai confini tra storia delle arti visive, storia e teoria dei media, storia e teoria del display espositivo, cultura digitale e videoludica. Insieme a Marco Scotti è fondatrice di MoRE. Museum of refused and unrealised art projects, un museo e archivio digitale dedicato a progetti di arte contemporanea non realizzati. La sua monografia più recente è Display. Luoghi Dispositivi Gesti (Einaudi, 2024).
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