L'ultima notte
Dopo la morte degli dei e delle ideologie, una nuova divinità siede oggi sul trono della società: il Lavoro. Nel momento in cui la tecnologia rende superfluo gran parte del lavoro umano e nell'epoca di una catastrofe ambientale causata dall'eccesso di produzione, il Lavoro esce dalla sfera dell'economia per entrare in quella della religione. Gli uffici e le fabbriche si trasformano in luoghi di culto, il cui interno brulicare compone un ininterrotto mantra di sottomissione universale. L'Ultima Notte racconta la genesi e il crudele trionfo di questa nuova religione, a cui è ancora possibile opporre una strategia di 'ateismo radicale'. Sperperare il capitale di fede e di speranza accumulato in anni di obbedienza è solo il primo passo, per raggiungere quell'avventura che ancora si cela alla fine di questa lunga, ultima notte in cui siamo immersi. "Federico Campagna aggiorna l'esistenzialismo per il XXI secolo. Se la morte è certa, non
possiamo permetterci di sacrificare le nostre vite sull'altare del lavoro che ci è stato imposto dal
Capitale. Eppure continuiamo a farlo. Che cosa ci tiene incatenati in servitù perpetua? L'Ultima
Notte rivela le illusioni che ancora ci frenano – ma attenzione, anarchici e gente di sinistra, sono
proprio le nostre convinzioni che questo libro mette in crisi più profondamente."
"Spaziando abilmente tra politica, filosofia e autobiografia, Campagna ha creato una bussola etica
per questa generazione perduta di avventurieri."
"Una cultura precaria sta emergendo all'orizzonte di questa epoca, e questo libro è un presagio
dell'onda che si alza. Io ho vissuto sulla coda dell'esperienza moderna. Ho assistito allo svanire della modernità, l'ho subito e ho cercato di interpretarlo. Perciò leggo questo libro come una mappa degli spostamenti (a volte microscopici, appena percettibili) della sensibilità fuori dalla sfera della modernità e verso quella della precarietà. Perché, attenzione, la precarietà non è solo una congiuntura provvisoria e transitoria di relazioni sociali e produttive. La precarietà è l'epoca che viene dopo la modernità."
"Come Stirner prima di lui, Campagna ha scritto qualcosa di nuovo, strano e pericoloso. Non un
libro di preghiere per ideologi, ma un ibrido tra una meditazione etica e una bomba incendiaria da
gettare contro le astrazioni che ci imprigionano."
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postmedia books |
Federico Campagna è un filosofo italiano di base a Londra. Il suo lavoro si concentra soprattutto sulle sfide poste dalla tecnica e dal nichilismo contemporanei, e sulla possibilità' di immaginare un'architettura filosofica per l'emancipazione. Ha discusso il suo lavoro in istituzioni quali Serpentine Gallery (Londra), ICA (Londra), Whitechapel Gallery (Londra), Royal College of Art (Londra), Goldsmiths College (Londra), MACBA (Barcellona), Documenta (Kassel). Ha scritto per pubblicazioni quali The Guardian, The White Review, Adbusters, Mundo Critico, Corriere della Sera, Alfabeta2. I suoi ultimi libri sono stati tradotti in inglese, italiano, spagnolo, svedese, tedesco e turco. Lavora presso Verso Books. |
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