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Dante Bini Antonio Pennacchio e Giulia Ricci
Questa pubblicazione tenta di strutturare un percorso attraverso architetture, visioni urbane e macchine sviluppate da Dante Bini a partire dagli anni Sessanta, proponendo una lettura e una riflessione sull'opera di questo architetto rivoluzionario. La sua vasta produzione teorica e pratica ha imposto di riservare uno spazio particolare alla presentazione di alcuni dei suoi brevetti fondamentali, tra i quali spicca quello relativo al primo sistema automatico di costruzione della storia connesso all'autoposizionamento dei ferri e del calcestruzzo per realizzare cupole in cemento armato mediante l'uso di aria compressa, associati ai progetti costruiti più significativi. Un approfondimento specifico è dedicato al progetto realizzato per Michelangelo Antonioni e Monica Vitti in Costa Paradiso, opera che rappresenta un episodio paradigmatico della sua ricerca spaziale. Chiude il libro un'intervista attraverso la quale trovano esplicitazione alcuni concetti chiave alla base della produzione dell'architetto e che ambisce a trasmettere al lettore la passione per la ricerca che caratterizza la persona e l'architetto Dante Bini.
The House That Love Built (New York Times, luglio 2016)
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postmedia books | Antonio Pennacchio nasce a Lovere nel 1981. Si laurea presso l'Università degli Studi di Pavia, dove nel 2011 consegue il dottorato di ricerca in Ingegneria Edile/Architettura. Ha collaborato all'attività didattica presso l'Università degli Studi di Pavia e presso il Politecnico di Milano. Ha partecipato a concorsi di progettazione ottenendo premi e menzioni. Progettista, coniuga attività pratica e ricerca teorica. Per Postmedia Books ha pubblicato Architettura dell'identità (2014).
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