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review Arte

Sartoria editoriale

L'altra metà dell'avanguardia

 



Necessario è solo il superfluo
Intervista a Lea Vergine
di Stefania Gaudiosi

postmedia books 2019
52 pp.
isbn 9788874902408

 

s 9,00

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Questo è il primo libro prodotto dalla Sartoria editoriale (laboratorio tessile editoriale con sede a Milano che organizza corsi e workshop con autori, artisti e designer da tutta Italia). Questa intervista è una rielaborazione di Lea Vergine della videointervista pubblicata online da Artribune (giugno 2019) e tratta dalla serie "L'arte è un delfino", ideata e curata da Stefania Gaudiosi. Nell'intervista vengono toccati temi personali come la formazione di Lea Vergine critica d'arte, memorie dell'arte e del sistema dell'arte, il ricordo di alcune figure di un mondo che ormai è scomparso, l'importanza dell'arte come componente educativa in un mondo in cui regna una "ignoranza devastante", e un ultimo ricordo della città natale, Napoli, a confronto con Milano (città che l'ha accolta).

 

Ma non c'è mai tempo di chiedere tutto. E non si deve mai chiedere tutto. E poi c'è differenza tra chiedere e domandare. Si chiede per avere, si domanda per sapere. L'ho sentito dire proprio da lei, Lea Vergine, in un'altra intervista, mentre preparavo la mia. E ho dunque avuto cura, poi, di non chiedere ma domandare. 
[ dall'introduzione di Stefania Gaudiosi]

Quando parla e quando scrive, Lea Vergine sceglie con cura le parole. Tonde, affilate o semplicemente appropriate, scardinano con nonchalance i luoghi comuni e accendono i pensieri. Non c'è madrina migliore per la neonata collana Sartoria editoriale di Postmedia, che propone...
[ Cara Ronza, Arte, gennaio 2020]

A proposito invece del cambiamento subito negli ultimi decenni dal "sistema arte", Lea Vergine sottolinea come ad essere cambiato sia soprattutto l'atteggiamento del mercante nei confronti dell'artista e di come ormai vi sia una sconsiderata asimmetria tra il numero dei curatori ("troppi") e quello dei critici ("rarissimi"). Duro è il giudizio espresso nei confronti della figura del curatore in cui scorge colui che, su commissione e senza passione, si limita ad andare in cerca di novità senza un briciolo di atteggiamento critico. "Il nuovo come valore": questo sembra essere il credo del curatore impegnato/impiegato in una ricerca della novità del tutto fine a se stessa.
[ Gioacchino Toni, Pickwick, dicembre 2019]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

postmedia books

Stefania Gaudiosi (nata ad Agropoli nel 1978 - vive a Cuasso al Monte) è artista, curatrice e promotrice culturale. è autrice di saggi dedicati ai temi della contemporaneità e dei new media: vedi "Xenakis. Nuvole e galassie. Breve storia di un poeta in guerra nell'infinito quotidiano", in Il Verri n. 67 - giugno 2018 e "Che cosa mi aspetto dalla critica", in Il Verri n. 69 - febbraio 2019, edizioni del verri, Milano. Nel 2012 fonda ScholaFelix, gruppo di innovazione artistica e culturale. Particolarmente sensibile alla didattica dell'arte, dal 2014 coordina corsi e laboratori per bambini, ragazzi e adulti, mirati alla diffusione di una maggiore consapevolezza artistica e formale, e alla valorizzazione del talento personale come via d'accesso alla felicità. Dal 2018 cura la rubrica di video interviste L'arte è un delfino, dialoghi sul contemporaneo (www.facebook.com/artedelfino), pubblicata online sul portale Artribune (www.artribune.com).

 

Sartoria editoriale è un nuovo spazio aperto al pubblico dal novembre del 2019, è un iniziativa dell'associazione culturale ArtCityLab. Dal 2015 ArtCityLab Onlus/ETS cerca di far interagire attori privati e istituzioni pubbliche interessate alla produzione di format alternativi alle tradizionali pratiche e politiche culturali. ArtCityLab riporta nello spazio pubblico tradizionale molti di quegli stimoli innovativi che ormai siamo abituati a vedere sul Web, restituendo un idea più coinvolgente della cultura e riproponendo nel contesto urbano una fruizione aperta a chiunque dei fenomeni culturali: stimoli veri di una produzione culturale che cambia radicalmente rispetto al vecchio panorama mediale e salvaguarda ciò che abitualmente definiamo "bene comune". Tra i numerosi eventi ricordiamo: l'installazione Riflessioni riflesse di Paolo Masi a Piazza San Fedele (ottobre 2016); il convegno Arte Fuori dall'Arte all'Università Cattolica di Milano (ottobre 2016); l'installazione di Sophie Usunnier, I would so much like that you remembered (novembre 2017- gennaio 2018) nella sede dell'ASP Golgi-Redaelli; la collettiva AndarXporte (ottobre-dicembre 2017), in collaborazione con l'ASP Golgi-Redaelli grazie alla quale viene aperto alla cittadinanza Palazzo Archinto e, infine, la grande esposizione BienNoLo 2019 che ha portato nel''ex panettonificio di Giovanni Cova oltre 9000 spettatori nei dieci giorni di apertura.



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