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Da spazio nasce spazio


Il TAO dell'Architettura

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Dispositivi e architettura
Lo spazio dinamico dell'abitare
di Michela Bassanelli



postmedia books 2024
182 pp. 76 ill. a colori
isbn 9788874903924

 

s 22,00

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La parola "dispositivo" si può considerare ormai parte integrante del vocabolario architettonico per identificare progetti alle diverse scale e in differenti contesti di intervento, accomunati dall'essere architetture attive e non esclusivamente rappresentative. La figura del dispositivo è intesa come una caratteristica dello spazio che per il suo essere dinamica e per l'interazione che scaturisce con l'utente è in grado di ottenere la massima "polivalenza" dell'ambiente in cui si colloca. Le riflessioni in questo libro nascono dal desiderio di delineare alcuni indirizzi progettuali che rispondano alla richiesta di una diversa interpretazione dell'architettura della casa e dei suoi spazi interni, in linea con i cambiamenti sociali ed economici in atto. È stata la pandemia a riportare i riflettori sull'interiorità di questo luogo e a mostrare la necessità di un diverso approccio che non cerca di identificare nuove tipologie abitative quanto di sviluppare nuovi modelli a partire da tipi esistenti. Il volume, attraverso l'individuazione di quattro linee progettuali, riferibili a possibili conformazioni dell'interno architettonico – riconfigurabile, a scorrimento, attrezzabile, condiviso – riconosce soluzioni spaziali e planimetriche utili nell'oggi, che mostrano il superamento della esclusiva dimensione funzionale.

L'ambito domestico proprio per il suo legame con il "tempo del quotidiano" è quello che rappresenta al meglio l'idea di dispositivo accostando a molteplici funzioni il continuo cambiamento di spazi e attrezzature. Il dispositivo, inteso come architettura alla "piccola scala", si ritrova declinato in varie forme nelle diverse epoche storiche. La sua presenza ha caratterizzato sin dall'epoca medievale l'interno delle abitazioni a cui era richiesta una grande reattività in relazione a spazi piccoli ed esigenze diversificate.
_ Michela Bassanelli

La riflessione sulle potenzialità evolutive del patrimonio abitativo esistente ci conduce a una visione dinamica dell'architettura degli interni, dove la concezione della casa come processo in divenire si contrappone alla staticità dell'involucro architettonico. Le quattro proposte individuate delineano un panorama in cui la perdita della rigidità funzionale dello spazio cede il passo a una configurazione libera, in cui le attività degli abitanti guidano la definizione dell'ambiente.
_ Michela Bassanelli

 

 

 


 

 

 

 

 

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Michela Bassanelli, Architetta e PhD, è ricercatrice in Architettura degli interni e allestimento presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano. I suoi interessi di ricerca sono incentrati su gli interni domestici, la museografia e l'allestimento attraverso un approccio teorico multidisciplinare. Fra le sue ultime pubblicazioni: (a cura di) Covid-Home. Luoghi e modi dell'abitare, dalla pandemia in poi (LetteraVentidue 2020); (a cura di) Abitare oltre la casa. Metamorfosi del domestico (DeriveApprodi 2022); (con Imma Forino) Gli spazi delle donne. Casa, lavoro, società (DeriveApprodi 2024).