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Moda, design...

 

 

 



Arte e moda
Storia e risultati di un sodalizio irrequieto
di Davide Mariani



postmedia books 2022
96 pp.
formato 190x135mm 
isbn 9788874903245

 

s

14,00

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Penso che la moda e l'arte siano entrambe gelose una dell'altra. L'arte vorrebbe diventare più popolare, in modo da avere un pubblico più grande, mentre la moda vorrebbe dare più spessore alle proprie creazioni.
_ Swetlana Heger

 

La moda è arte? Con questo interrogativo si apre il volume, il cui intento è indagare i mutamenti che hanno caratterizzato, nel tempo, il rapporto tra l'arte e la moda, due discipline distinte che, oggi più che mai, si incrociano all'insegna di reciproche contaminazioni. Nel corso del Novecento, infatti, si è a lungo dibattuto sul fatto che la moda potesse essere ritenuta una forma d'arte e, solo di recente, si è arrivati ad attribuirle una maggiore considerazione, tanto nell'ambito accademico quanto in quello artistico. Un epilogo felice verrebbe da dire che, tuttavia, cela una relazione non sempre pacifica ed equilibrata, qui ricostruita attraverso le osservazioni di critici, storici dell'arte e addetti ai lavori. Come scrisse Germano Celant nel 1996 nel catalogo della Biennale di Firenze: "con il tempo gli storici si sono accorti che in realtà la moda forniva, un'interpretazione del corpo, come la fotografia della realtà, per cui è tempo, dopo un secolo di metamorfosi incessanti, che la moda entri definitivamente nei musei, nelle collezioni e nei libri di studio". Tra gli obiettivi del saggio vi è dunque quello di mettere in luce come la concezione della moda si sia evoluta, passando da una visione prettamente legata agli aspetti commerciali a una incentrata sul contributo culturale che fornisce.

 

Ripercorrendo la storia delle sfilate, dagli anni Trenta ai giorni nostri, si può osservare come vi sia stato un cambiamento radicale che le ha rese sempre più simili a eventi di grande impatto, come le rappresentazioni teatrali o i concerti, grazie all'utilizzo di molteplici effetti speciali, tra cui display luminosi, colonne sonore, luci colorate, ecc. Allo stesso modo anche l'arte contemporanea è stata investita da una crescente spettacolarizzazione, talvolta a discapito dei contenuti proposti. La contaminazione tra le arti è oggi agevolata dall'impiego trasversale di fonti, materiali e tecniche riconducibili ad entrambi i mezzi espressivi.
_ Davide Mariani

 


 

 

 

 

 

 

 

 

postmedia books

Davide Mariani, storico dell'arte e curatore, è dottore di ricerca in Storia dell'arte contemporanea. Si è occupato principalmente degli sconfinamenti tra arte e moda, grafica e illustrazione della prima metà del Novecento, dell'arte prodotta nello spazio pubblico e dei processi di musealizzazione degli studi d'artista. Tra i suoi ultimi saggi, Carlo Carrà (Agave, 2017), Anselmo Bucci. La guerra invisibile (Agave, 2018), "Maria Lai. L'arte ci prende per mano" (in Maria Lai. Tenendo per mano il sole, 5 Continents, 2019) e Dallo studio d'artista al museo. Gli atelier di Brancusi, Bacon, Morandi e Zauli (Aracne, 2021). Dal 2018 è direttore della Stazione dell'Arte di Ulassai, museo d'arte contemporanea dedicato a Maria Lai (1919 – 2013) e dal 2021 è docente di "Museologia e storia del collezionismo" e "Fenomenologia delle arti contemporanee" presso l'Accademia di Belle Arti di Sassari.