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Arte-mondo
Storia dell'arte, storie dell'arte
a cura di Emanuela De Cecco
postmedia 2010
208 pp. -- 63 illustrazioni
isbn 9788874900527
Come cambia ed è cambiata l’arte in un mondo dominato dalle immagini mediali? Come cambia ed è cambiata l’arte da quando le donne artiste sono entrate in scena da protagoniste? Come cambia ed è cambiata l’arte da quando gli artisti non occidentali non sono più fantasmi? Come tutti questi cambiamenti sulla storia dell’arte, sulle istituzioni artistiche, sui percorsi della critica? Quante storie dobbiamo conoscere, data la moltiplicazione degli eventi, per interpretare la storia dell'arte?
Questo volume, nasce da un ciclo di conferenze tenutesi presso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, comprende testi critici, teorici, storici e testimonianze che si articolano su aspetti specifici inerenti a queste problematiche.
Ne emergono sguardi inediti sulla produzione artistica contemporanea, riflessioni sul mutare degli equilibri tra il centro e le periferie del mondo dell’arte globale, ipotesi per pensare da altre prospettive l’arte del XX secolo, sguardi dall’interno sulla complessità della vita di una istituzione, debiti e crediti con il cinema e i media, racconti da dietro le quinte da parte degli artisti.
L’intenzione è di aggiungere un contributo perché il discorso dell’arte possa continuare ad essere assimilato a quel "Diverso" che, riprendendo le parole di Edouard Glissant, “è il motore dell’energia universale, che occorre preservare dalle assimilazioni, dalle mode passivamente generalizzate, dalle abitudini standardizzate”.
Testi di: Roberto Pinto, Ivan Bargna, Maria Antonietta Trasforini, Cristina Rovere, Carla Subrizi, Paola Nicolin, Sabine Folie, Luigi Fassi, Francesco Ventrella, Marco Senaldi, Flavio Favelli, Cesare Viel.
Arte-mondo raccoglie un ciclo di incontri che si sono tenuti alla Facoltà di Design e Arti dell'Università di Bolzano questo denso volume curato da Emanuela De Cecco, professore associato di Storia dell'arte contemporanea presso il medesimo ateneo. Un volume che reca un titolo per certi versi fuorviante: Arte-mondo non è infatti un richiamo a quel fare mondi di birnbaumiana memoria, bensì un riferimento al Tutto-mondo di Édouard Glissant, lo scrittore antillese chiamato in causa anche da Nicolas Bourriaud nel suo ultimo
libro, Il radicante (in uscita per i
tipi della stessa Postmedia nella traduzione di chi scrive, e le cui tematiche
risuonano particolarmente nell'intervento dell'antropologo Ivan Bargna).
Dunque, diremmo l'opposto – se non fosse che la creolizzazione propugnata da Glissant non prevede opposizioni, in
ciò rischiando il periglioso avvicinamento al suo alter ego, al suo Hyde, la sistematicità à la Hegel -, un "mondo come
totalità, dove le differenze sono accettate e condivise, in cui l'incontro con
l'altro non implica la riduzione alla trasparenza", come rammenta De Cecco
citando Glissant. Un volume che, nella sua traccia orientante, richiama il tema affrontato pure dal Larry Shiner de L'invenzione dell'arte.
Poiché qui si evidenzia, ovviamente da molteplici punti di vista, il fatto che
"'la' storia dell'arte che conosciamo attraverso i manuali e le collezioni
dei musei di arte moderna e contemporanea dell'Europa e degli Stati Uniti, sia
'una' storia dell'arte, espressione di un racconto tutt'altro che neutro e
idealizzato, non oggettivo", come scrive ancora Emanuela De Cecco nella sua
programmatica Introduzione.
(M.E. Giacomelli su Exibart)
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postmedia books |
Emanuela De Cecco, è critica d’arte e professore associato di Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Design e Arti di Bolzano. Laureata in Lettere con tesi in Storia della critica d’arte a Genova, dal 1990 al 1998 lavora a Flash art, dal 1996 come capo redattore. Dal 2001 al 2005 è responsabile dei Progetti di formazione alla Fondazione Sandretto, Torino. Dal 2001 al 2006 insegna Cultura Visuale presso l’Università di Ferrara dove nel 2004 ha un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Storiche. Pubblicazioni principali: Contemporanee (con G. Romano), postmedia books, 2002; Non toccare la donna bianca. Conversazioni con le artiste Fondazione Sandretto, Torino, 2004; Tacita Dean, Postmedia, 2004, Passaggi a Sud Est. Storie, memorie, attraversamenti, cat. della mostra, PAC Ferrara, 2006; Luoghi comuni. Per una città vista in soggettiva, in “Studi culturali”, Il Mulino, Bologna, n. 1,/2009, “Arte pubblica. Al posto della pubblicità nello spazio urbano”, in G. Di Pietrantonio, F. Guerisoli, G. Scardi (a cura di), Perché non parli?, Silvia Editrice, 2010; “Memorie portatili. Le foto amatoriali tra affetti e costruzioni sociali”, in La precarietà degli oggetti, in Lunghi C., Trasforini M. A. (a cura di), Roma, Donzelli, 2010.
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